La curiosità e il desiderio insaziabile di conoscenza mi hanno sempre contraddistinto. Ero solo un ragazzino quando iniziai ad interrogarmi sullo scopo della mia esistenza. Col tempo, la scienza divenne il mio dio.
«Esulterò e mi rallegrerò per la tua benevolenza; poiché tu hai visto la mia afflizione, hai conosciuto le angosce dell'anima mia, e non mi hai dato in mano del nemico, ma hai posto i miei piedi in un luogo favorevole”
Salmo 31:7
“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.” II Corinzi 5:17
LA RESPONSABILITÀ DEL CREDENTE NEL CAMMINO CRISTIANO
Mai come in questi tempi lo Spirito Santo ci avverte dell’imminente ritorno di Gesù, ed è proprio in un tempo come questo che il credente si ritrova a vivere circostanze che mettono a dura prova la sua fede. Alla luce di quanto accade nel mondo, è nostra responsabilità, in quanto figli di Dio, mettere in guardia coloro che una scelta di fede non l’hanno ancora fatta. Essi affrontano le difficoltà del vivere quotidiano nella piena solitudine, conseguenza questa della lontananza da Dio. Il grido è forte verso questa umanità che ha la necessità di correre ai piedi di Gesù!
1 Re 18:19-22 - 19 Perciò ora manda a chiamare tutto Israele presso di me sul monte Karmel, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Ascerah che mangiano alla mensa di Jezebel». 20 Così Achab mandò a chiamare tutti i figli d'Israele e radunò i profeti sul monte Karmel. 21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando tentennerete fra due opinioni? Se l'Eterno è DIO, seguitelo; ma se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non rispose parola. 22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti dell'Eterno, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta.
“Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete entrati nella loro fatica.” (Giovanni 4:38)