“Il mio cuore mi dice da parte tua: Cercate la mia faccia. Io cerco la tua faccia, o Eterno” (Sal 27:8)
Questo verso esprime un desiderio struggente del cuore di Dio diretto verso i suoi figli. La chiesa oggi è troppo indaffarata a seguire i suoi programmi, attività e riunioni che, seppure legittime, spesso si riducono a puro formalismo, e viene così a mancare il vero fondamento della fede, ossia il cercare la Sua faccia, la Sua presenza vivente che infonde vita ad ogni cosa (Amos 5:6 “ Cercate l'Eterno e vivrete..”). Ciò rappresenta la prima cosa che un credente in Cristo Gesù dovrebbe ricercare: la Sua vita, la Sua guida, i Suoi pensieri, la Sua volontà, sviluppando così una dipendenza sempre più forte da Dio. Nessuna capacità umana, nessun talento, nessuna personalità è appropriata dinanzi al Signore se prima non impariamo questo principio tanto semplice quanto di difficile di applicazione.
“Permetti a Gesù di purificare il Suo Tempio dal peccato”
(Matteo 21:12-17)
La meditazione di quest'oggi è rivolta a tutti i cristiani redenti dal sangue di Gesù e non solo. C'è un'urgenza, una condizione, un obbligo a cui non possiamo sottrarci, poiché il tempo della Sua venuta è vicino, imminente, ed Egli verrà solo per una chiesa santa, irreprensibile, senza macchia né ruga. A noi la responsabilità di farci correggere dalla Sua mano paterna, affinchè saremo partecipi della Sua santità (Ebrei 12:10).
Il testo che tratteremo presenta una raccapricciante scena pubblica di Gesù nel Tempio di Dio dopo il suo ingresso trionfale a Gerusalemme, ove dopo pochi giorni gli Osanna delle folle si sarebbero tramutati in “Crocifiggilo”!
Quanto è fragile l'amore dell'umanità verso Gesù, tanto superficiale quanto “una nuvola mattutina, come la rugiada che al mattino presto scompare” (Osea 6:4).
… Poi Gesù, partito di là, si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna Cananea, venuta da quei dintorni, si mise a gridare, dicendo: “Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è terribilmente tormentata da un demone!”. Ma Egli non le rispondeva nulla. E i suoi discepoli, accostatisi, lo pregavano dicendo:”Licenziala, perché ci grida dietro”. Ma Egli rispondendo, disse: “Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele”. Ella però venne e l’adorò, dicendo: “Signore, aiutami!”. Egli le rispose, dicendo: “Non è cosa buona prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. Ma ella disse: “E’ vero, Signore, poiché anche i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Allora Gesù le rispose, dicendo: “O donna, grande è la tua fede! Ti sia fatto come tu vuoi”. Ed in quel momento sua figlia fu guarita.
(Matteo 15:21-28)
1 Re 18:19-22 - 19 Perciò ora manda a chiamare tutto Israele presso di me sul monte Karmel, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Ascerah che mangiano alla mensa di Jezebel». 20 Così Achab mandò a chiamare tutti i figli d'Israele e radunò i profeti sul monte Karmel. 21 Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando tentennerete fra due opinioni? Se l'Eterno è DIO, seguitelo; ma se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non rispose parola. 22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti dell'Eterno, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta.